Accordo Stato-Regioni 7/7/2016 e la sicurezza sul lavoro

da | Lug 30, 2020 | Blog

Grazie all’accordo stato regioni del 7/7/2016 l’e-learning per la sicurezza sul lavoro è una grande opportunità per via della sua comodità e praticità di utilizzo.

Immagina che un tuo cliente ti contatti per telefono dicendo “ho bisogno di far fare un corso di formazione ad una persona domani”. Avrai sicuramente qualche difficoltà organizzativa per accontentarlo: organizzare un aula per una singola persona spesso non conviene né a te, né al tuo cliente.

Le nuove generazioni sono molto aperte alle piattaforme LMS. I giovani sono sempre più abituati a fruire di contenuti video tramite internet e i social network, quindi è normale notare un atteggiamento molto più positivo e aperto nei confronti dell’e-learning.

Ma non sono soltanto i giovani a promuovere la formazione asincrona: sono le stesse istituzioni a farlo. Nello specifico, l’accordo stato/regioni del 7/7/2016 ha aperto la strada all’e-learning. Questo consente un panorama regolamentato che prima di allora non esisteva, infatti si trovavano spesso corsi di dubbia qualità e dagli attestati di scarso valore pratico. Ora sappiamo quali corsi accreditati possiamo fare in e-learning, quali no e quali criteri dovrebbe soddisfare una piattaforma LMS destinata a questo scopo.

Piattaforma LMS e l’accordo Stato-Regioni del 7/7/2016

Quali caratteristiche dovrebbe soddisfare una piattaforma per la formazione 81/08? Vediamone alcune fondamentali:

Memorizzazione dei tempi di fruizione: La piattaforma deve mantenere un tracciamento delle attività dei discenti, ovvero, prima di rilasciare un attestato occorre accertarsi che il corso sia stato seguito per davvero e per intero.
Controllo presenza: Far partire il video e poi lasciarlo scorrere (mentre magari si fa altro) non è sufficiente per poter avanzare all’interno del corso. La piattaforma deve fare in modo che il discente sia davanti allo schermo mentre il filmato è in corso. Non occorre una tecnologia specifica, l’importante è dare dimostrazione pratica di questo risultato.
Tutor di contenuto e tutor di processo: É indispensabile la presenza di queste due figure, che possono anche essere ricoperte dalla stessa persona, ma il tutor di contenuto dev’essere sempre un docente qualificato, che monitori la situazione e sia a disposizione degli utenti che hanno domande via chat.
Presenza di test intermedi: Vale a dire prove di autovalutazione in itinere. Queste possono apparire alla fine di un’area tematica all’interno di un corso.
Interazione tra docente e discenti: Può avvenire attraverso una chat interna che mette i docenti in condizione di rispondere alle domande specifiche dei discenti sugli argomenti dei materiali formativi del corso.
Verifica finale in presenza: Il test viene effettuato in piattaforma di fronte alla presenza fisica del datore di lavoro oppure del formatore in videoconferenza.

La piattaforma che stai usando soddisfa questi requisiti? Oppure non hai mai fatto uso della formazione e-learning proprio perché i portali LMS non ti sembravano adeguati e non conformi a quanto richiesto dall’accordo stato/regioni?

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